Intolleranze Alimentari ed Allergie

INTOLLERANZE ALIMENTARI ED ALLERGIE

Si sente spesso parlare di allergie e intolleranze alimentari quasi come fossero sinonimi, mentre in realtà sono due patologie ben distinte, confuse, probabilmente, a causa di alcuni sintomi comuni. I due termini allergia ed intolleranza indicano due modalità differenti dell’organismo di reagire a sostanze estranee.

Per intolleranza si intende la reazione anomala dell’organismo ad una sostanza estranea, non mediata dal sistema immunitario.

Per allergia si intende la reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la produzione di IgE; può presentarsi con sintomi gravi e sfociare nello shock anafilattico.

 

Da cosa è causata l’allergia?

ALLERGENI IDENTIFICABILI:

  • Acari e altri artropodi e insetti;
  • Polline di erbe (artemisia, parietaria, ambrosia, plantago, etc.);
  • Polline di graminacee; Polline di alberi (cipresso, olivo, platano, nocciolo, betulla, ontano, etc.);
  • Epiteli di animali (cane, gatto, cavallo, topo);
  • Muffe e lieviti (Alternaria, Aspergillus, Penicillium, Candida, Tricophyton);
  • Alimenti animali (latte, uovo, pesce, crostacei, carni, molluschi, etc.);
  • Alimenti vegetali (grano, mais, pesca, mela, kiwi, soia, arachidi, noce, nocciola, pomodoro, fragola, legumi, etc.);
  • Veleni d’insetti pungitori (api e vespe);

È di fondamentale importanza in tutte le patologie allergiche quali:

  • riniti;
  • asma;
  • orticaria;
  • eczemi;
  • anafilassi;
  • congiuntiviti e disturbi dell’apparato gastro-intestinale.

la ricerca sierologica tesa a dimostrare la presenza di anticorpi specifici della reazione immunitaria che si appalesa al paziente. Detti dosaggi vengono eseguiti quotidianamente nel Laboratorio della Rete, con controlli di qualità mensili che certificano l’accuratezza dei nostri referti.

Che cosa sono, invece, le intolleranze alimentari?

Le intolleranze alimentari sono reazioni indesiderate del corpo causate dall’ assunzione di alimenti contenenti sostanze che l’organismo non riesce a metabolizzare nel modo corretto.

Le allergie alimentari, al contrario delle intolleranze, si presentano sotto forma di reazioni non tempestive.
I sintomi delle intolleranze alimentari possono, in alcuni casi, trasformarsi in cronici.

Intolleranze alimentari: come si possono diagnosticare?

Con i Test intolleranze Alimentari è possibile diagnosticare un’intolleranza. Il Test, infatti, permette di individuare quali sono gli alimenti responsabili del proprio malessere.

Basterà escludere dalla propria dieta l’alimento in questione per un periodo di 2 o 3 settimane, per verificare la scomparsa o la persistenza dei sintomi una volta reinserito. Si consiglia di rivolgersi sempre al proprio medico o avvalersi della consulenza di un nutrizionista.

Tra le più comuni troviamo l’intolleranza al lattosio e l’intolleranza al glutine.

Come possono essere trattate?

Dopo aver effettuato il test delle intolleranze, in caso di positività, basterà seguire un regime alimentare che escluda i cibi identificati come la causa del proprio disturbo.

Tests sulle intolleranze Alimentari includono: Test 130 Alimenti, Screening Celiachia, Test sull’espirato per l’Intolleranza al Lattosio

Il Test 130 testa i seguenti alimenti:

Intolleranza al glutine e ai cereali: Orzo, Gliadina/glutine, Avena, Segale, Farro, Grano, Grano saraceno, Semi di lino, Mais, Miglio, Riso.

Intolleranza a carni bianche e rosse: Manzo, Pollo, Agnello, Maiale, Tacchino.

Intolleranza a ortaggi, tuberi, funghi e legumi: Patata, Pomodoro, Rapa, Zucchine, Carciofo, Asparago, Carota, Sedano, Spinaci, Mix funghi 1, Mix funghi 2, Lattuga, Songino, Fagiolino, Pisello, Melanzana, Barbabietola, Peperone dolce, Broccoli, Semi di soia, Cetriolo, Rafano, Porro, Oliva, Cipolla, Lenticchia, Fagiolo bianco.

Intolleranza a pesce e crostacei: Gamberetto di fiume, Salmone, Tonno, Vongola, Acciuga, Pesce spada, Trota, Sogliola, Merluzzo, Gamberetto.

Intolleranza alla frutta: Limone, Nettarina, Uva (bianca/nera), Mela, Albicocca, Banana, Ciliegia, Cocco, Kiwi, Arancia, Ananas, Fragola, Anguria, Pera, Prugna, Pompelmo, Pesca, Dattero.

Intolleranza alla frutta secca: Nocciola, Arachide, Pistacchio, Sesamo, Semi di girasole, Noce, Mandorla, Anacardo.

Intolleranza alle spezie: Pepe (nero/bianco), Cannella, Timo, Cavolo rosso, Noce moscata, Origano, Prezzemolo, Menta piperita, Seme di papavero, Rosmarino, Vaniglia, Fava di cacao, Aglio, Semi di senape, Peperoncino, Basilico.

Intolleranza al lattosio: Latte di capra, Latte di pecora, Latte di mucca, Yogurt, Formaggio di pecora, Formaggio di capra.

Intolleranza all’uovo: Tuorlo d’uovo, Albume.

Intolleranza al lievito: Lievito di birra, Lievito madre.

Intolleranza al miele: Miele.

Intolleranza a caffeina e teina: Caffè, Tè nero.

Come si esegue il Test Intolleranze Alimentari?

Il Test si esegue con un prelievo di sangue e si basa sul dosaggio delle Ige specifiche prodotte dall’organismo.

Dove fare il Test Intolleranze Alimentari?

Il Test Intolleranze Alimentari può essere effettuato in tutti i Centri prelievo della Diagnostica Campana.

Scopri il Centro più vicino a te!

 

SCREENING della CELIACHIA

Cos’è la celiachia?

La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino tenue causata dall’ingestione di prodotti contenenti glutine in soggetti geneticamente predisposti e caratterizzata da sintomi gastointestinali e/o extraintestinali come diarrea, gonfiore e dolori addominali, mal di testa, dermatite. In queste persone l’assunzione di glutine innesca una risposta del sistema immunitario che danneggia la mucosa intestinale con la produzione di anticorpi diretti contro

  • la proteina tissutale espressa dall’intestino tenue che interagisce con la gliadina (transglutaminasi)
  • il tessuto che riveste la parete intestinale (endomisio)

la proteina del glutine che scatena la malattia celiaca (gliadina).

 

Lo Screening Celiachia analizza i principali marcatori sierologici della malattia celiaca: anticorpi IgA e IgG anti-transglutaminasi, IgA e IgG anti-endomisio (EMA), IgA e IgG anti-gliadina, immunoglobuline IgA. Nel pacchetto è incluso anche l’emocromo.

In quali casi è consigliato lo Screening Celiachia?

Lo Screening è consigliato

  • nella diagnosi della celiachia quando ci sono sintomi riconducibili alla malattia
  • nel follow-up dei soggetti celiaci che hanno intrapreso una dieta priva di glutine

Come si esegue lo Screening Celiachia?

Lo Screening si esegue con un prelievo di sangue venoso.

Dove fare lo Screening Celiachia?

Lo Screening Celiachia può essere effettuato in tutti i Centri della Rete DIAGNOSTICA CAMPANA.

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Intolleranza al lattosio

L’ intolleranza al lattosio è la più frequente tra le intolleranze alimentari. È causata dal malassorbimento di uno zucchero, il lattosio, che è contenuto nel latte e nei suoi derivati.
I sintomi principali sono gonfiore, tensione addominale, dolore, diarrea, senso di pesantezza.
Il metodo di riferimento per la diagnosi dell’ intolleranza al lattosio è il test del respiro prima e dopo ingestione di lattosio. Il campione raccolto viene analizzato con strumentazioni ad elevata tecnologia.

Il test si esegue previa prenotazione, in regime privato.

Si Raccomanda al paziente di praticare la seguente:

Preparazione

Il breath test perde valore diagnostico nei soggetti sani intolleranti al lattosio ma con una flora intestinale scarsa, compromessa dall’uso di antibiotici o dall’abuso di lassativi e clisteri; questi soggetti possono infatti risultare falsamente negativi al test (quindi apparire sani nonostante siano effettivamente intolleranti al lattosio).

Per questo, in chiave di una ottimale preparazione al breath test, è importante:

  • sospendere l’assunzione di antibiotici ed estratti pancreatici nei 7-15 giorni che precedono l’esame;
  • sospendere fermenti lattici, lassativi o antidiarroici almeno una settimana prima del test;
  • evitare, nelle 24 ore precedenti l’esame, il latte ed i latticini di origine animale (ammesso, ad esempio, il latte di soia o di riso), ma anche tutti i prodotti alimentari che possono contenere lattosio come additivo: panini al latte e prodotti da forno, biscotti, pizze dolci, crostate, plum-cake, dolcetti, merendine, cioccolato, nutella, gelati, creme, budini condimenti e salse varie, salumi ed insaccati ad eccezione di prosciutto crudo, coppa, culatello e bresaola. In particolare, la sera prima dell’esame mangiare solo ed esclusivamente riso, carne non conservata, uova e pesce, condire solo con olio e sale, evitare il burro e la margarina, e bere solo acqua (gasata o non gasata).
  • Dalle ore 21.00 del giorno precedente l’esame il paziente deve osservare un digiuno completo (può bere liberamente acqua non gassata).
  • Si tenga inoltre presente che il lattosio è usato come base per più del 20% dei farmaci prescrivibili e per circa il 6% dei prodotti farmaceutici da banco.
  • L’astensione da tutte le possibili fonti di lattosio in vista del breath test dev’essere particolarmente attenta e scrupolosa in caso di marcata intolleranza allo zucchero..
    Il giorno prima dell’esame non fumare.
    La mattina dell’esame rimanere a digiuno.
  • Durante l’effettuazione del test si dovrà evitare di mangiare e di fumare. Si potrà assumere solo una piccola quantità d’acqua (mezzo bicchiere) naturale non gassata.

È bene rimandare l’esecuzione del breath test al lattosio in presenza di diarrea importante e di patologie intestinali acute, come salmonellosi e gastro-enteriti vitali; analogo discorso in caso di recente sottoposizione (meno di 30 giorni) a procedure diagnostiche come la colonscopia o il clisma opaco.

Falsi positivi sono meno frequenti e legati alla presenza di una sovracrescita batterica nel tenue. Se condotto nel pieno rispetto di queste regole, il breath test permette di diagnosticare con certezza l’intolleranza al lattosio, indirizzando il clinico ed il paziente verso scelte alimentari corrette.